PAOLA MARINO
PSICOLOGA CLINICA E PSICOTERAPEUTA
INDIRIZZO PSICOSOMATICO
GLI ATTACCHI DI PANICO
COSA E' IL PANICO
L’attacco di panico è un disagio psicofisico durante il quale si percepiscono improvvisamente ansia progressiva e un’acuta paura che arriva fino al terrore, accompagnata da diverse sensazioni fisiche.
I sintomi raggiungono il massimo di intensità entro 5-10 minuti dall’esordio, per poi scemare e scomparire in circa 30/60 minuti massimo.
Gli attacchi di panico arrivano all’improvviso, senza che vi sia una ragione apparente che possa giustificarli; possono irrompere nelle più comuni situazioni della vita quotidiana, spesso all’aperto e in pubblico; anche per questo provocano ancor più paura, perché chi ne è vittima teme che l’attacco possa venire da un momento all’altro, in mezzo a persone conosciute.
I SINTOMI PER RICONOSCERLO
In pochi istanti la persona giunge a temere il peggio (soffocamento, pazzia, infarto, ictus, ecc). Dopo l’attacco di panico il corpo è spossato, si ha la sensazione di testa svuotata, si fa fatica a stare in piedi e a camminare. L’unico desiderio è di stare seduti o sdraiati, finché il corpo piano piano non inizia a riprendersi.
Secondo il manuale diagnostico degli psicologi, perché si possa parlare di di una attacco di panico è necessario che si verifichino almeno 4 dei 13 seguenti sintomi:
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Palpitazioni e tachicardia.
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Sudorazione
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Tremori fini o scosse.
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Dispnea o sensazione di soffocamento
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Senso di asfissia.
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Dolori al petto.
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Nausea o disturbi addominali.
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Sensazione di vertigine, instabilità op svenimento
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Brividi o vampate di calore.
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Sensazione di formicolio o intorpidimento.
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Senso di irrealtà o sentirsi staccati dal proprio corpo.
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Paura di perdere il controllo o impazzire.
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Paura di morire.
Altri sintomi possono essere il dolore al collo o alla testa, e pianto incontrollato.
VISIONE PSICOSOMATICA DEL PANICO
Nella visione psicosomatica, gli attacchi di panico esprimono una energia soffocata, come “esplosioni” che portano alla luce lati di noi che abbiamo accantonato. Abbiamo “compresso” troppo la vita in atteggiamenti o situazioni soffocanti e il panico manda un segnale di allarme, risvegliando tutta l’energia inutilizzata, con effetti prorompenti per chi è travolto da questa “onda anomala”
Diurante la crisi agisce una forza divina, PAN (PANico), il dio delle selve, della terra dell’inconscio. Pan riconduce l’uomo alla sua natura divina sconvolgendolo nel profondo, e l’attacco di panico rappresenta la coscienza umana che cede davanti all’istinto. Pan è anche l’istinto animalesco che costituisce il centro di tutte le manifestazioni che portano alla realizzazione di se stessi, della propria vera natura. L’attacco di panico se pur ci dà la sensazione di soffocare e morire, in realtà è un potente e salutare richiamo alla vita.
SIGNIFICATIO SIMBOLICO DEI SINTOMI
Dal punto di vista simbolico i sintomi hanno un significato che se analizzato e capito, ci forniscono dei messaggi preziosi importanti per chiarire cosa ci capita, e ci fanno meno paura. Qualche esempio:
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I capogiri: nasconde il desiderio di lasciarsi andare, di perdersi per poi potersi ritrovare. Accade soprattutto alle persone molto rigide e sicure di sé, che si mettono molti paletti e si impongono di “rigare dritto” e di essere sempre impeccabili in tutto ciò che fanno.
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La tachicardia: Il cuore che batte ad un ritmo accelerato indica la necessitando un ritmo più vivace, di emozioni forti che fanno venire appunto il batticuore. Di solito nascono da una vita sentimentale sacrificata all’insegna dell’inibizione e dell’autocontrollo rigoroso.
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Manca il respiro: qualcosa ti soffoca, c’è fame d’aria. Questa situazione è tipica di situazioni opprimenti, dove abbiamo poca possibilità di espressione, come ad esempio gli ambienti di lavoro con un clima autoritario, o le relazioni simbiotiche che non lasciano alcuno spazio per se stessi e sacrificano il bisogno di cambiamento.
PERCHE’ SI SCATENA
Sono varie le ipotesi sulle possibili cause del disturbo, ma nasce sempre dal nostro profondo inesplorato. Immaginiamo il panico come un iceberg; è solo la punta che emerge di un disagio sommerso molto più profondo e vasto.
Siamo diventati estranei a noi stessi, abbiamo smarrito la nostra identità e c’è una parte di noi che vuole emergere. Ci siamo rinchiusi in un personaggio che non appartiene alla nostra vera identità e natura, con una quantità enorme di energia intrappolata e soffocata che prima o poi esploderà.
COME SI CURA E SI PREVIENE
IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE
Ci si riferisce al timore di una situazione concreta o di un oggetto reale che ci fa sentire minacciati, una reazione appropriata di fronte ad uno stimolo pericoloso.
Si intende una paura invincibile di soggetti o situazioni che possono essere anche di per sé innocui e che nella maggior parte delle persone non suscitano timore.
PANICO:
E’ una paura pervasiva e incontrollabile, e sono vissuti come assalti imprevedibili di angoscia e terrore senza alcuna motivazione apparente.
E’ una sensazione di preoccupazione su un rischio non ben definito, non legato a uno stimolo specifico come per la paura o la fobia, come una anticipazione apprensiva di un pericolo futuro.
E’ una sorta di ansia, con maggior grado di intensità, uno stato di sofferenza psichica e fisica caratterizzato da forti sensazioni di insicurezza e timore diffuso per una possibile disgrazia imminente.
COME SI MANIFESTA
E’ un processo interno all’individuo, in cui gli eventi esterni o l’ambiente non sono la causa determinante, ma un innesco che dà il via alla catena di sintomi fisici ed emotivi del panico. E’ un processo a più fasi che si amplificano l’uno con l’altra; tutto comincia con un’improvvisa e vaga sensazione di paura, annunciata da alcuni segnali corporei.
La percezione dei sintomi fisici che sono di solito indicazioni di pericolo (come il respiro affrettato e sensazione di calore) focalizza l’attenzione e la preoccupazione su di essi; questo aumenta l’intensità dei sintomi, che a loro volta fanno crescere la percezione del pericolo e quindi la preoccupazione.
La prima cosa da fare è cambiare il nostro atteggiamento mentale, in quanto se vissuto come un elemento estraneo da combattere, l’ansia si moltiplicherà e il potenziale trasformativo sarà del tutto annullato. Dobbiamo dunque rassicurarci che non siamo malati e che nel nostro stile di vita c’è un elemento che è contro la nostra natura. Guardalo come una risorsa che ha una funzione precisa e cioè restituirti la tua vera vita. La non-opposizione al panico è un passo importante; cedi ad esso e non fare sforzi.
CONSIGLI PRATICI ANTI-PANICO
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non rinchiuderti in casa.
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Non volere un accompagnatore fisso.
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non sottoporti a visite mediche ed esami continui.
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Metti in atto tutti i giorni piccoli cambiamenti.
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Metti un pizzico di follia nella tua vita.
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smetti di essere perfezionista.
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disintossicati dalle abitudini ed azioni ripetitive.
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staccando il tuo pilota automatico.
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Infrangi le regole che ti sei imposto.
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scegli tu la tua strada.
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Se sei sempre assillato dal timore di fare brutta figura, vivi in uno stato di ansia cronica; sii più indulgente verso di te e smetti di essere il censore di te stesso.
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Scopri cosa stai trascurando e riempi la tua esistenza
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Scopri quale è il lato della tua vita che non stai esprimendo.
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Spegni il rimugino che provoca solo ansia.
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Ascolta le tue esigenze e proteggi il tuo tempo.
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Dedicati a ciò che ti piace e sfoga le emozioni.
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Pratica esercizi di respirazione ogni giorno e di Mindfulness.
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Chiedi aiuto ad un professionista che ti possa guidare in questo percorso.
(Fonte: “Per vincere il panico” - Edizioni Riza Milano)