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LO STRESS

PERCHE SI GENERA LO STRESS

Quando la nostra mente è calma ed il nostro corpo rilassato e disteso, percepiamo una straordinaria sensazione di benessere. Siamo liberi da tensioni, la mente è più lucida la memoria funziona meglio, il battito del cuore e la pressione sono più regolari. 

Ma nel mondo attuale dove tutti corrono, dove la comunicazione e gli input che riceviamo in continuazione viaggiano velocissimi, si possono generare agitazione, ansia, tensione, oppressione; pensiamo all'elevato numero di impegni, la gestione complicata delle relazioni sociali, affettive, lavorative. Questo alto livello di tensione, alla lunga può generare alti livelli di stress, che possono portare a gravi ripercussioni sul nostro organismo, andando incontro ad un vero e proprio esaurimento psicofisico, fino ad ammalarsi.

COME SI GENERA LO STRESS

Possiamo dunque pensare allo stress con una reazione soggettiva, e quindi diversa da individuo a individuo, che si attiva in presenza di "agenti stressanti" che ci fanno sentire minacciati, che scuotono il nostro equilibrio, che innescano un conflitto. Questo pericolo percepito, che sia reale oppure immaginario, fa si che i nostro organismo si prepari a mettere in campo tutte le risorse necessarie per affrontarlo, attivando così il nostro sistema nervoso autonomo simpatico (che genera lo stress), ed il sistema endocrino comincia ad emettere cortisone ed adrenalina.

Questo ormone è responsabile dell'accelerazione del battito cardiaco, della restrizione dei vasi sanguigni, dilazione dei bronchi, permettendo così di ottimizzare le prestazioni fisiche e mentali.

LE FASI DELLO STRESS

Con la liberazione di cortisolo ed adrenalina, assistiamo dunque alla fase di attivazione psicofisiologica davanti all'evento stressante. 

Nella fase di resistenza scatta l'adattamento dell'organismo che va alla ricerca di soluzioni finalizzate al ripristino dell'equilibrio. 

Questa fase, se troppo prolungata, diventa pericolosa in quanto l'organismo utilizza tutte le riserve di energia per resistere allo stress. Si possono quindi scatenare stati di ansia, fino ad arrivare agli attacchi di panico.

Infine la fase di ritorno alla normalità, quando il periodo di allarme termina e le condizioni fisiologiche ritornano alla normalità.

Tale stato di "allarme", utile in casi di pericolo imminente, diventa pericoloso nel momento in cui diventa prolungato nel tempo, fino a portare ad un'esaurimento fisico e psichico.

ISEGNALI DA NON SOTTOVALUTARE

I campanelli di allarme che non dobbiamo sottovalutare sono:

  • Contrazione muscolare ricorrente (spalle, addominali, zona lombare)

  • Palpitazioni, senso di soffocamento, respiro affannato

  • Mal di testa a fine giornata o nel week end

  • Stanchezza e affaticamento cronico

  • Bruciore di stomaco, reflusso gastrico, diarrea

  • Dermatiti ricorrenti e pruriti

  • Secchezza della bocca

  • Tremore alle mani e capogiri

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In questo mondo andiamo a stimolare il nostro sistema nervoso autonomo parasimpatico che ci aiuta a scaricare le tensioni e a riportarci ad una situazione di equilibrio, favorendo inoltre il ripristino delle energie mentali e fisiche “esaurite” dallo stress. L’intero corpo sperimenta il rilassamento, trova respiro, sperimenta armonia interna, facendo regredire gli effetti nocivi dello stress.

Un adeguato supporto psicologico e la Mindfulness possono essere un valido modo di iniziare a “respirare”.

MODIFICHIAMO LO STILE DI VITA

Nella maggior parte dei casi è sempre il nostro atteggiamento nei confronti della vita a portarci ad uno stato costante di tensione. Prima cosa è quindi uscire da tuti quei condizionamenti mentali che poco a poco si trasformano in una gabbia.

 

Essere più naturali e se stessi:

Per ritrovare la nostra armonia interiore diventa molto importante smettere di organizzare in modo minuzioso e forzato ogni aspetto della nostra quotidianità e vita in funzione di obiettivo lontano; questo contribuisce a far perdere il piacere del vivere quotidiano ed il valore del momento presente. E’ importante progettare per il futuro, e vivere la vita nella sua quotidianità con meno intelletto e più naturalezza, nel qui ed ora.

 

Rallentare il ritmo ed essere al propri centro: Mettere se’ stessi al centro degli eventi senza subirli, prendendo consapevolezza che abbiamo tutta l’autorità per farlo; questo ci consente di non subire gli eventi e di non sentirsi sopraffatti. 

Allo stesso modo dobbiamo pensare che siamo noi i “proprietari” del nostro tempo, rallentare il tempo decidendo di riorganizzare le giornate eliminando le attività che ci appesantiscono e che ci derubano di energie preziose.

Quando poi ci si sente stanchi significa che il corpo ci chiede di fermarci e rilassarci. Questi segnali vanno ascoltati invece che stringere i denti e magari assumere caffè od altri stimolanti.

 

Fare ciò che ci fa piacere:

Il piacere deve trovare uno spazio privilegiato nella quotidianità e non da rilegare nei ritagli di tempo, così come per le persone di cui ci circondiamo. Quando lo stress diventa cronico una delle prime cose che si perde è proprio il senso del piacere e la capacità di vivere nel presente, fino a deteriorarsi. 

ASCOLTARE I SEGNALI DEL CORPO

E’ dunque molto importante ascoltare i segnali che il nostro corpo ci manda e cercare di rimediare il prima possibile. La respirazione profonda e corretta - ad esempio nella pratica della Mindfulness - rappresenta il più potente strumento antistress, immediato ed efficare, oltre che ad un supporto psicologico 

I SEGNALI CHE ABBIAMO RAGGIUNTO IL LIMITE

Mentre i segnali che ci dicono che abbiamo raggiunto il limite sono:

  • Continuo stato di agitazione, allarme, preoccupazione vaga, ansia generalizzata. 

  • Difficoltà di concentrazione e memorizzazione.

  • La sensazione di non farcela o di esplodere da un momento all'altro.

  • Sentirsi impotenti, agitati o sconvolti, irritabili, aggressivi.

  • Calo del desiderio sessuale.

  • Disturbi del sonno e alimentazione.

  • Abuso di alcol o psicofarmaci.

  • Insofferenza verso gli altri e situazioni routinarire.

  • Comportamenti compulsivi (controllare ossessivamente gas, luci, chiusura porte, ecc), e tic.

  • Perdita senso umorismo.

COSA POSSIAMO FARE

Cercare di adottare tutta delle azioni che portano ad uno stato di rilassamento, anche in modo volontario, in modo da ridurre la tensione rallentando il ritmo respiratorio e cardiaco,  ed accompagnare il corpo ad un rilascio profondo dei muscoli ed organi placando la mente esasperata.

VADEMECUM ANTISTRESS

  • Mangia in modo sano con cibi di qualità

  • Non riempire la tua giornata di impegni, lascia spazio a momenti “senza obiettivo” - momenti di vuoto in cui non fai nulla.

  • Non abbinare la felicità al solo raggiungimento di un risultato futuro, e concediti di rimanere nel presente e nella azioni di oggi giorno, con tutte le ue sfumature.

  • Ogni tanto cambia le abitudini.

  • Non farti interrompere spesso da messaggi, telefonate. Quando lavori niente comunicazioni personali, quando finisci di lavorare dimenticati del lavoro.

  • Dedica ogni giorno almeno 15-30 minuti all’attività fisica, se puoi anche all’aperto.

  • Concediti i tempo per le coccole e la sessualità, potenti antistress.

  • La stanchezza offusca tutto; dormi sempre un numero di ore necessario in un ambiente pulito, rinfrescato e senza inquinamenti elettronici.

Fonte: “L’arte di rilassarsi in pochi minuti”, 2017, Edizioni Riza Milano

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